Come Gestire la tua Partita IVA: 7 Punti Chiave
Dopo l'apertura della tua partita IVA sei pronto a partire con l'attività. Ma ci sono alcuni aspetti che devi tenere in considerazione per evitare problemi e sanzioni. In questa guida ti spiegheremo le regole più importanti che deve conoscere.
1. Gestisci gli aspetti fiscali e la contabilità
Gli aspetti fiscali e la contabilità sono due elementi fondamentali per la gestione di un'impresa. Per affrontarli in modo efficace, è necessario seguire alcune regole:
- tenere una contabilità ordinata e aggiornata, registrando tutte le entrate e le uscite, le fatture emesse e ricevute, i pagamenti e le scadenze
- scegliere il regime fiscale più adatto (forfettario, ordinario, etc.), valutando i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione
- iscriversi all’INPS e versare i contributi
- presentare la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate.
Il nostro consiglio è quello di affidarsi a un commercialista qualificato, che ti possa offrire assistenza e consulenza in materia di adempimenti fiscali, dichiarazioni dei redditi, etc.
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2. Apri un conto corrente
Dopo l'apertura della partita IVA, avere un conto corrente è uno strumento indispensabile per gestire le entrate e le uscite. Si può tenere traccia delle operazioni economiche, pagare le tasse e i contributi, accedere a servizi bancari specifici come il POS, ottenere finanziamenti e fidi. Un conto corrente può anche offrire vantaggi fiscali, come la deducibilità delle spese di gestione e degli interessi passivi.
Se devi aprire un conto corrente, ti suggeriamo Qonto. Con il loro servizio innovativo, potrai essere operativo in pochi minuti con un'assistenza veloce, 7 giorni su 7 e con il massimo livello di sicurezza.
3. Metti in regola le persone che fanno parte della tua organizzazione
Dipendenti
Un aspetto importante nella gestione del personale è la scelta del contratto di lavoro più idoneo alle caratteristiche della tua attività e alle esigenze del lavoratore. Se hai scelto il regime forfettario, è possibile assumere un lavoratore dipendente ma il compenso per il lavoratore non può superare €20.000 lordi.
Esistono diverse tipologie di contratto, ognuna con vantaggi e svantaggi, che devono essere valutate attentamente prima di procedere all'assunzione. Ti invitiamo a consultare la nostra guida per saperne di più su Come assumere il tuo primo dipendente.
Collaboratori e fornitori
Per collaborare con esterni in attività specifiche, ti consigliamo di stipulare contratti adeguati che regolino la natura e la durata dell'incarico o della prestazione. I contratti più adatti per questi casi sono:
- Contratto di prestazione d'opera: per incaricare un fornitore esterno di realizzare un’opera, come un sito web o un progetto su misura
- Contratto di collaborazione coordinata continuativa (Co.Co.Co.): per una prestazione di lavoro coordinata con il committente, ma senza vincoli di subordinazione.
Se invece hai bisogno di incaricare dei fornitori per ricevere beni o servizi, è importante definire le modalità di erogazione, le condizioni di pagamento e la durata per evitare possibili conflitti o incomprensioni. I contratti che potrebbero essere utili sono:
- Contratto di collaborazione occasionale: per incaricare un fornitore senza p. IVA di svolgere una prestazione saltuaria
- Contratto di servizio continuativo: per regolare un rapporto continuativo con un lavoratore autonomo.
Venditori
Per poter sviluppare la tua attività, puoi avvalerti di figure professionali che si occupano di promuovere i tuoi prodotti o servizi presso i potenziali clienti. Queste figure possono essere agenti, procacciatori o distributori, a seconda del tipo di rapporto che instauri con loro. In ogni caso, devi regolare la tua collaborazione con dei contratti specifici che definiscano i diritti e i doveri di entrambe le parti, nonché le modalità di calcolo e pagamento delle provvigioni sulle vendite realizzate.
Ti consigliamo di utilizzare questi contratti:
- Contratto di agenzia: per regolare il rapporto con gli agenti di commercio incaricati di vendere i tuoi prodotti o i servizi in cambio di una provvigione
- Contratto di distribuzione commerciale: per delegare la gestione delle vendite al distributore in un determinato territorio o a una determinata clientela
- Contratto di procacciatore d'affari: per autorizzare un soggetto a segnalare in modo occasionale dei potenziali clienti.
Clienti
I rapporti con i clienti sono fondamentali per il successo di qualsiasi attività. Per regolarli al meglio, è necessario firmare dei contratti che definiscano chiaramente le condizioni di fornitura dei prodotti o dei servizi, i termini di pagamento, le garanzie, le responsabilità e le modalità di risoluzione delle eventuali controversie.
I contratti devono essere redatti in modo professionale, rispettando le norme vigenti e tutelando gli interessi di entrambe le parti. A tal fine, potranno esserti utili il Contratto di vendita per trasferire la proprietà di un bene ad un acquirente e il Contratto di somministrazione che regola le forniture periodiche di prodotti.
Partner
Per creare una efficace collaborazione con dei partner, devi concordare delle regole precise e trasparenti. Ad esempio, devi specificare gli obiettivi, le condizioni, le garanzie, le responsabilità per ottenere un determinato risultato. In questo modo potrai evitare conflitti o incomprensioni che potrebbero danneggiare il tuo lavoro.
Per regolare questi rapporti, puoi utilizzare:
- Accordo di riservatezza: per tutelare la condivisione dei dati della tua attività o dei tuoi progetti
- Lettera di intenti:
- Contratto di associazione in partecipazione: per partecipare agli utili di un'impresa o di uno specifico affare
- Contratto di partnership: per cooperare con un altro imprenditore.
4. Gestisci la privacy della tua attività
Se tratti dati personali dei tuoi clienti, collaboratori e fornitori, la privacy è un aspetto fondamentale per la tua attività. Devi rispettare il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e informarli su come tratti i loro dati personali.
Per essere in regola, devi adottare una serie di misure, tra cui: redigere una informativa privacy, tenere un registro dei trattamenti dei dati, ottenere il consenso quando è obbligatorio, garantire la sicurezza dei dati e la possibilità di esercitare i diritti degli interessati. Per maggiori informazioni, ti consigliamo di leggere questa guida Adeguamento GDPR: mettiti in regola con pochi semplici passi.
5. Metti in regola il tuo sito web
Dopo l'apertura della partita IVA, se vuoi aprire un sito web in modo corretto e sicuro, ci sono alcune regole da rispettare:
- avere una pagina con le informazioni legali (numero di partita IVA, sede legale, contatti)
- redigere i termini e condizioni del sito (se non è un semplice sito vetrina)
- fornire le informative privacy e cookie
- acquisire il consenso, se previsto.
Per approfondire, ti invitiamo a visionare il nostro video tutorial: 7 regole per mettere a norma il tuo sito web.
6. Proteggi brand e idee
Se vuoi tutelare il tuo marchio, il tuo logo, il tuo nome commerciale o le tue opere creative, puoi registrare i tuoi diritti di proprietà intellettuale presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi o presso l'EUIPO (per l'Unione Europea). In questo modo potrai impedire che altri li usino senza la tua autorizzazione.
LexDo.it ti fornisce tutta l'assistenza necessaria. In particolare, per la registrazione del marchio è possibile ottenere:
- l'analisi di anteriorità per controllare se ci sono già marchi uguali o simili
- la selezione della categoria di marchio più appropriata
- la presentazione della richiesta di registrazione.
Se vuoi saperne di più, puoi leggere la nostra guida Come proteggere brand e idee.
7. Scegli la sede della tua attività
Molte attività possono svolgersi senza avere una sede fisica, ma in alcune situazioni potrebbe essere indispensabile o raccomandato. Per esempio, se si vuole offrire un servizio di consulenza, avere una sede fisica può dare maggiore credibilità e fiducia ai clienti. Inoltre, una sede fisica può facilitare la gestione delle risorse umane e materiali, oltre a garantire il rispetto delle normative vigenti.
Se hai bisogno di un locale dove svolgere il tuo lavoro, ci sono diverse tipologie di contratti che possono fare al caso tuo. Puoi stipulare un Contratto di locazione commerciale con il quale indicare la durata, il canone, le spese, le modalità di disdetta e le eventuali opzioni di rinnovo.
Se invece non devi pagare nulla, puoi usare il Contratto di comodato d'uso che ti permette di usare l’immobile gratuitamente. Puoi anche prevedere di condividere l’immobile con qualcuno per spendere meno. In questo caso puoi usare il Contratto di coworking o di condivisione ufficio.
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