Come funziona un patto di non concorrenza per un agente?

Come funziona un patto di non concorrenza per un agente?

Un patto di non concorrenza per un agente dopo la cessazione del rapporto deve essere compensato dall'azienda mandante con un importo determinato secondo alcuni parametri.

Se non si applica un Accordo Economico Collettivo, l'azienda mandante riconoscerà all’agente un importo annuale pari al 25% delle provvigioni corrisposte nell’ultimo anno solare precedente la data del recesso.

Se si applica un Accordo Economico Collettivo, occorre rispettare le clausole dello specifico accordo, con corrispettivi che variano in base all’anzianità e al tipo di agente (ad esempio, se monomandatario o plurimandatario).

Nel caso di violazione del patto di non concorrenza, l’agente sarà tenuto a corrispondere all'azienda mandante, a titolo di penale, un importo pari al doppio del corrispettivo (se si applica un Accordo Economico Collettivo, pari alla metà), oltre alla restituzione di quanto già percepito.

In ogni caso, l'azienda mandante si riserva la possibilità di non dare esecuzione al patto di non concorrenza per qualsiasi motivo, ma dovrà farlo prima che l’agente comunichi il suo recesso dal contratto di agenzia.

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