Contabilità Ditta Individuale: Semplificata e Ordinaria
Ogni ditta individuale deve tenere correttamente la contabilità della sua attività. Esistono differenti regole per farlo. Vediamo insieme come funzionano i diversi regimi contabili e quali obblighi ci sono.
Ditta individuale e impresa familiare: sono sinonimi?
Il termine ditta individuale identifica l'impresa di una persona che svolge un'attività di produzione o vendita di beni o servizi. Con l'apertura di una ditta individuale un imprenditore può quindi sviluppare il suo progetto lavorando da solo in modo stabile e continuativo. Per aprire una ditta individuale è necessario avere una partita IVA e iscriversi alla Camera di commercio e all'INPS.
Una particolare forma di ditta individuale è l'impresa familiare. In questa tipologia di impresa lavorano più persone, parenti dell'imprenditore, ma la loro attività viene considerata come se fosse svolta solo dal titolare. Dal punto di vista della contabilità la ditta individuale e l'impresa familiare seguono le stesse regole. Vediamo insieme quali sono.
Contabilità semplificata per una ditta individuale: vantaggi e svantaggi
Per la tenuta della contabilità le ditte individuali possono usufruire del regime di contabilità semplificata. Si tratta di regole contabili che prevedono pochi obblighi e permettono una gestione più agile dell'attività. Chi applica questo regime non deve redigere il bilancio di fine esercizio ogni anno e può tenere solo alcuni dei libri contabili previsti. In particolare, saranno necessari solo:
- il libro giornale nel quale l'imprenditore registra tutte le operazioni effettuate cronologicamente
- il registro dei beni ammortizzabili dove si elencano tutti beni utilizzati dall'attività ma non destinati alla vendita (ad esempio, i macchinari utilizzati per la produzione o l'immobile di proprietà dove si trova l'ufficio)
La contabilità semplificata presenta lo svantaggio di essere una contabilità più imprecisa. Tuttavia, questo carattere è compensato dal vantaggio della diminuzione della complessità degli obblighi contabili e della conseguente riduzione del costo da sostenere per questi adempimenti. Per applicare la regola della contabilità semplificata la ditta individuale deve rispettare un requisito economico. Infatti, il fatturato annuo non deve superare il limite di:
- €400.000 se si svolge attività di prestazione di servizi (ad es. consulenza immobiliare)
- €700.000 se si svolge attività di vendita di beni (ad es. negozio di arredamento)
Per godere della semplificazioni del regime semplificato bisogna fare una specifica richiesta che deve essere rinnovata ogni anno. Se si superano i limiti imposti si passerà automaticamente al regime contabile ordinario.
È importante non confondere il regime semplificato con il regime forfettario. Quest'ultimo è un regime fiscale agevolato che comporta una ulteriore semplificazione delle regole di contabilità per le piccole imprese che hanno un fatturato inferiore a €85.000 all'anno.
Gestione e adempimenti della contabilità ordinaria
La contabilità ordinaria deve essere applicate da tutti i soggetti che non rispettano i requisiti per la contabilità semplificata. Le ditte individuali devono applicare la contabilità ordinaria nel caso in cui superino il limite di fatturato descritto in precedenza (€400.000 oppure €700.000 a seconda dell'attività).
Chi si trova in regime di contabilità ordinaria deve tenere tutte le scritture contabili obbligatorie previste dalla legge. Questo rende la tenuta della contabilità un adempimento più complesso. Tra i registri contabili che non possono mancare per chi adotta il regime ordinario troviamo:
- il libro giornale e il registro dei beni ammortizzabili obbligatori anche per la contabilità semplificata e già descritti
- il registro degli inventari che deve contenere la descrizione e la valutazione di tutte le voci attive e passive del patrimonio dell'imprenditore
- il libro mastro che contiene delle schede catalogate per argomento dove vengono registrati i valori dei movimenti in entrata e in uscita (es. cassa, crediti verso i fornitori, debiti verso i fornitori)
Inoltre, chi adotta il regime ordinario deve redigere il bilancio di esercizio. Questo è un resoconto annuale che descrive la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'attività seguendo regole molto precise. Per questo motivo non può essere svolta autonomamente dall'imprenditore ma richiede l'intervento di un professionista.
Costo della contabilità per una ditta individuale
La tenuta della contabilità di una ditta individuale è un adempimento molto importante e al tempo stesso non semplice. Eventuali errori potrebbero portare a sanzioni per l'imprenditore. Per questi motivi è sempre meglio rivolgersi a un professionista che sappia verificare il regime contabile adeguato per l'attività e che possa tenere la contabilità nel modo più corretto.
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