Cos'è il contratto di locazione transitoria ad uso abitativo

Il contratto di locazione transitoria ad uso abitativo permette di affittare un immobile ad uso abitativo per un periodo di tempo breve non superiore ai 18 mesi. Il contratto deve essere obbligatoriamente stipulato per iscritto utilizzando un modello predisposto dal ministero.

È importante specificare nel contratto il motivo della transitorietà. Se la durata del contratto è superiore ai 30 giorni, è anche necessario allegare al contratto le prove della transitorietà (ad esempio, se affitto un immobile per 6 mesi per motivi di lavoro, dovrò allegare il contratto di lavoro). In mancanza di un valido motivo di transitorietà, il contratto si trasformerebbe in un normale contratto di locazione abitativa di 4+4 anni.

Il canone non può essere sempre liberamente stabilito dalle parti. Se la durata è superiore ai 30 giorni e l'immobile si trova in una città con un numero di abitanti superiore a 10.000, il canone deve essere stabilito in base agli accordi territoriali che prevedono un minimo e massimo a seconda delle caratteristiche dell'immobile. Tali accordi sono solitamente pubblicati nel sito internet del Comune ove ha sede l'immobile. In tutti gli altri casi il canone è invece libero.

Quando si usa la locazione abitativa di natura transitoria

Si stipula il contratto di locazione abitativa di natura transitoria quando si deve locare un immobile per un periodo breve per finalità abitative non turistiche. Se l'esigenza abitativa è di lungo periodo si consiglia un normale contratto di locazione ad uso abitativo (4+4) mentre per finalità turistiche esiste il contratto di locazione per uso turistico o vacanze. Se la locazione dell'immobile non ha finalità abitative ma commerciali, dovrà essere usato il contratto di locazione commerciale.

Il contratto deve contenere obbligatoriamente una reale esigenza di transitorietà del locatore (per es. destinare la casa al figlio dopo la fine del contratto) e/o del conduttore (per es. per ricoprire un incarico di lavoro per un periodo determinato). Se la durata è superiore ai 30 giorni, le ragioni di transitorietà devono essere provate da idonea documentazione da allegare al contratto. Per questo motivo non è possibile prevedere il rinnovo del contratto di locazione transitoria ad uso abitativo poiché potrebbe costituirebbe un riconoscimento del venir meno dell'esigenza di transitorietà che ha giustificato la stipula del contratto.

Cosa contiene il contratto di affitto transitorio

Il nostro contratto di affitto transitorio ad uso abitativo soddisfa tutti i requisiti legali. Le principali clausole riguardano:

  • Oggetto: la descrizione dell’immobile con gli identificativi catastali
  • Destinazione dell'immobile: la descrizione precisa dell’uso per il quale viene concesso l’immobile
  • Ragioni della transitorietà: vanno indicati i motivi per cui si vuole locare l'immobile per un periodo breve
  • Canone: indicazione dell’importo da corrispondere per il godimento dell’immobile
  • Durata: massima di 18 mesi
  • Arredi: se l'immobile è arredato, è possibile allegare una lista di tutti i mobili inclusi nella locazione
  • Recesso: la possibilità per il conduttore di sciogliere il contratto prima della sua naturale scadenza
  • Deposito cauzionale: il locatore può chiedere una somma di denaro da versare al momento della stipula a garanzia di eventuali danni all’immobile
  • Cedolare secca: le persone fisiche possono adottare il regime fiscale agevolato della cedolare secca.

Inoltre, dopo l'acquisto, ti guideremo passo passo attraverso tutti gli adempimenti successivi necessari affinché il tuo contratto di locazione sia regolarmente costituito e registrato.

Altri nomi

  • Affitto abitativo transitorio
  • Locazione abitativa di natura transitoria

Altri documenti utili

Cosa offre LexDo.it

Tramite il nostro Sito puoi richiedere la redazione di un contratto di locazione transitoria ad uso abitativo che verrà effettuata da un professionista esperto in materia.